Lastminute e la spesa è sostenibile.



 

 

C’è qualcosa nell’aria. È come il profumo del pane caldo la mattina. C’è qualcosa che ci fa capire che forse, nonostante gli errori, nonostante i tentennamenti e le ricadute, forse stiamo andando dalla parte giusta.  E a proposito di pane profumato e di cambiamenti positivi che nasce il nuovo servizio “Last minute sotto casa”.

 

 



Last minute sotto casa” è una startup  (ossia in parole povere un’attività imprenditoriale “fresca fresca”) nata al Politecnico di Torino con l’obiettivo di combattere gli sprechi alimentari.

L’idea nasce dall’intuizione e dall’impegno di Francesco Ardito e Massimo Ivul che, partendo appunto dal Politecnico di Torino hanno trasformato questa startup, in pochi mesi, da esperimento a una realtà consolidata superando i confini del capoluogo piemontese e raggiungendo oltre 15mila utenti e centinaia di commercianti in tutta Italia e contando ad oggi più di 23.000 iscritti.

  Già dopo pochi mesi dalla partenza si sono registrati negozi appartenenti alle seguenti categorie:

  • Panetteria/Panificio
  • Gelateria
  • Gastronomia
  • Bar
  • Pasticceria
  • Pescheria
  • Self-service
  • Macelleria
  • Frutta e verdura
  • Salumi e formaggi
  • Alimentari
  • Enoteca

Questo per fornire un’idea della quantità di categorie merceologiche pronte a sfruttare l’opportunità offerta da LMSC.






L’idea risulta essere innovativa poiché sebbene negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative per riciclare i cibi di cui le industrie, i supermercati, le botteghe si debbono disfare, donandoli ad associazioni, comunità, ai più bisognosi questo non è bastato a ridurre gli sprechi alimentari.  Si parala infatti di seicentocinquanta miliardi di euro, che ogni anno vengono letteralmente gettati nella spazzatura sotto forma di cibo.
 Oltre un miliardo di tonnellate di prodotti alimentari, quasi 150 chili a testa. Alimenti in scadenza o deperibili che vengono smaltiti quando, invece, potrebbero essere ancora commestibili. Pertanto questa idea viene incontro sia ai commercianti che così ricavano un piccolo profitto su un prodotto che altrimenti finirebbe in pattumiera, sia alle tasche di noi consumatori attanagliati dalla crisi economica e sia al pianeta che vede crescere di giorno in giorno la quantità di rifiuti da smaltire. 









COME FUNZIONA IN PRATICA?
 
 Andando su Lastminutesottocasa.it troverete la piattaforma web che sta cercando una soluzione alternativa allo spreco di cibo. 
Registrandosi gratuitamente, i negozianti possono geolocalizzarsi e proporre in qualsiasi momento sconti sulla merce fresca che altrimenti finirebbe invenduta.
 Così i clienti possono consultare la mappa delle promozioni e scoprire in tempo reale le offerte speciali delle botteghe nei dintorni. 
Pubblicare un'offerta o uno sconto sulla merce che a fine giornata bisogna togliere dalla vendita è semplicissimo: basterà inserire un annuncio in cui si descrive il prodotto proposto, il tipo di promozione e la scadenza temporale dell'offerta. Una volta inserita, questa sarà recapitata via email a tutti quegli utenti che avranno deciso di "tracciare" la zona dove si trova il negozio e la sua categoria merceologica. 

Gli utenti, invece, al momento della registrazione dovranno indicare (a parte nome, cognome e indirizzo email) quegli elementi che consentiranno al sito di inviare solo offerte personalizzate, che potranno interessare i singoli iscritti in base alle preferenze indicate in fase di registrazione: le categorie di prodotti per cui vorranno ricevere le promozioni e, per ogni categoria, la distanza massima cui si deve trovare il negozio da raggiungere e da qui il sistema di geolocalizzazione interno al sito incrocerà i dati di negozianti e clienti e farà ricevere in tempo reale le offerte solo alle persone veramente interessate a quel genere di prodotto e che si trovano in quella determinata zona.






Una  tecnologia sostanziale per ricostruire un microbusiness di quartiere, con un effetto sociale positivo sulla vita delle persone. Il progetto che per adesso è free, resta comunque in evoluzione e molto presto anche con la nascita di una nuova app per smartphone rilasciata  a marzo diverrà “freemium” ossia oltre la parte offerta gratuitamente ce ne sarà un’altra a pagamento.

Chi vince quindi? Come sostengono nel loro slogan gli stessi fondatori: vincono tutti! Vince il commerciante, il cliente, gli sviluppatori del progetto stesso, ma soprattutto vince il Pianeta!  Ora sentite anche voi uno splendido profumo di pane vero? Quasi, quasi mi geolocalizzo anch’io! 







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